DIO AMA L'UOMO UCCIDE II
Parte 1: FLASHBACK
di FABIO
VOLINO
Da un soggetto di FABRIZIO TABIANI E FABIO VOLINO
X-Men creati da Stan Lee e Jack Kirby
William
Stryker creato da Chris Claremont e Brent
Anderson
rossointoccabile supervisione
Mr. T Presidente
MIT/Ispirazione
Stan Lee/Jack Kirby/Chris Claremont Mutanti
Carcere di Ryker's Island. Alcuni mesi fa.
"E dunque questa commissione, ascoltate tutte le testimonianze
e raccolte tutte le prove, nega al detenuto la concessione della libertà
vigilata. Ha qualcosa da dire… Reverendo Stryker?".
Ha perso tutto, forse
anche la sua dignità, eppure continuano a riferirsi a lui come Reverendo: più
che complimento è forse un marchio che serve a ricordargli il suo peccato
originale. "Vorrei solo sapere le motivazioni che vi hanno portato a questa
decisione. Non ho mai creato guai ed ho dimostrato…".
"Questa commissione
ritiene che lei sia ancora un pericolo per la società" lo zittisce il capo della
commissione "Lei ha ucciso una donna a lei fedele in diretta TV, una donna che
chiamava amica fino a pochi secondi prima".
William Stryker vorrebbe
urlarglielo in faccia: di come quella donna fosse un abominio della natura, come
Magneto, come gli X-Men, come… suo figlio.
"Ed ha proferito parole che vanno
in contrasto con la nostra costituzione e le nostre leggi" continua il suo
interlocutore.
"La società degli uomini che voi rappresentate si è dimostrata
refrattaria, anzi, contraria a quelle leggi".
"Queste sue ultime parole ci
confermano la bontà della nostra decisione. Guardie, potete riportare il
Reverendo nella sua cella".
Senza opporre resistenza, Stryker si alza e
ritorna a quello sporco, fetido cubicolo che in questi ultimi anni è stata la
sua casa. L'odio divampa dentro di lui.
"Ha bisogno di qualcosa, Reverendo?"
chiede una guardia.
"Dio è con me, questo mi basta" ribatte lui.
Il
bibliotecario della prigione gli ha lasciato un giornale, sa quando è il momento
di farlo. William Stryker legge l'articolo cerchiato. "Gli X-Men sventano un
attacco batteriologico ad una metropolitana".
Le ultime parole gli gelano
il sangue. "La gente ha dimostrato di fidarsi degli X-Men. 'C'era quel tizio
metallico, ecco Colosso' ha dichiarato un testimone dei fatti 'Ci ha teso la
mano, ci ha chiesto di fidarci. Noi l'abbiamo fatto. E non abbiamo avuto modo di
pentircene'".
"Stolti" pensa Stryker "Sono stati ingannati dalle parole
ingannatrici di quei mostri. Presto però capiranno il loro errore".
Un paio di settimane dopo.
Un altro giornale, un altro articolo capace di fargli gelare il
sangue. "Tra i numerosi eroi impegnati a sventare l'invasione marziana ci
sono stati anche gli X-Men. Molti gruppi si sono dichiarati felici per il loro
indispensabile apporto. 'Ho collaborato ad una missione con loro' ha dichiarato
Ben Grimm dei Fantastici Quattro 'Non avrei potuto desiderare migliori compagni
di viaggio'. Anche i Vendicatori…".
Stryker appallottola il giornale.
"Solo un momento di passaggio" pensa "Sì, deve essere così". Non ne è tuttavia
così certo.
Un mese dopo.
Non gli piace troppo stare in mezzo agli altri detenuti, fanno
discorsi rozzi e banali. Alla televisione però c'è un programma che gli
interessa. Soprattutto perchè parlerà della questione mutante.
"È questo,
lo spaventoso 'trattamento' riservatoci dagli alieni se avessero vinto, amici
telespettatori?" esclama il presentatore David Letterman "Adesso sappiamo
come molti uomini e donne, spariti negli ultimi decenni come se niente fosse, in
realtà furono rapiti dai marziani! Ma oggi molti di essi sono tornati a casa!
Portati in salvo dagli X-Men!".
Pronuncia queste parole in modo radioso e
Stryker sente già di odiarlo.
"Ma chi sono gli X-Men? Quante volte avete
sentito parlare delle loro imprese in TV? Ma soprattutto, quanto sappiamo di
loro? Quante volte avete pensato che chi agisce nell'ombra, nasconde qualche
cosa? Negli ultimi mesi a queste domande hanno dato parziale risposta articoli
apparsi sui più importanti magazine del mondo, servizi sulle più patinate
riviste hot del momento e speciali televisivi sulla loro misteriosa vita. Il
nebuloso sottobosco mutante e i suoi abitanti fa oggi meno paura? L'alone di
mistero che sembrava coprirli, oggi stimola la curiosità e l'interesse della
maggior parte delle persone in tutto il mondo!".
"Sto vivendo un folle
incubo dal quale spero di svegliarmi" pensa il Reverendo. I detenuti attorno a
lui parlano di altro, com'è possibile che non abbiano a cuore il loro
futuro?
"Ed è ed con grande piacere che questa sera con noi abbiamo: il
dott. Henry McCoy, conosciuto nel jetset supereroistico come la Bestia, e il
mutante che 'Glamour' questo mese ha definito 'l'uomo più sexy d'America',
Colosso! X-Men. Perché? È un nome davvero affascinate".
"Uomini-X
riassume l'idea che siamo tutti esseri umani, con un gene X attivo in più. Pensa
se ci fossimo chiamati 'I Mutanti!', le creature mostruose che si nascondono nel
buio e nei racconti delle nonne ai bambini prima di andare a dormire!"
risponde Bestia.
"Desideriamo far passare il messaggio che l'equazione
mutanti uguale malvagi è scorretta!" continua Colosso "Crediamo che
rendere noti i nostri volti e le nostre intenzioni non possa che migliorare la
percezione dei mutanti".
"Il mio amico ha ragione, David. Vedi, per
troppo tempo al nome X-Men è stata associata un'ambiguità di fondo. L'ambiguità
crea incertezza e diffidenza e alimenta la paura di conoscere e la nostra
incapacità di uscire allo scoperto. Se negli ultimi tristi avvenimenti abbiamo
fatto parlare le nostre azioni, siamo qui ora davanti alle telecamere, perché ci
siamo resi conto che è proprio la confusione il terreno più favorevole per
l'irrazionalità!".
Il brusio dei detenuti diventa insopportabile e
seppellisce il volume della televisione. "Fate silenzio!" grida loro Stryker
"Potete non avere a interesse il vostro futuro, ma io sì".
"Non rompere le
palle, Reverendo" replica un detenuto uscendo dalla sala, immediatamente seguito
da altri. Se non altro il silenzio ritorna.
"Come X-Men avete contribuito
per primi a rovesciare il governo di apartheid di Genosha" rammenta
Letterman "Ora l'isola è in mano a Magneto, uno dei più pericolosi e temuti
terroristi internazionali. Magneto rappresenta la più grande paura dell'uomo
comune verso i mutanti. C'è chi dice che era tutto un piano ben preciso per una
rivoluzione mutante, anche se vi abbiamo più volte visto combattere i suoi folli
piani di dominio di una razza superiore".
"Magneto ha forse ottenuto
ciò che agognava da tempo" conferma la Bestia "Molto spesso le sue azioni
sono state dettate dalla paura e dall'odio. Le stesse emozioni da cui, è
doloroso riconoscerlo, egli cerca di difendere i suoi simili, con risultati,
ahimè, del tutto sbagliati, per entrambe le parti".
"A nome degli
X-Men" conclude Colosso "Ci auguriamo che la scelta delle Nazioni Unite
sia utile affinché il cuore di Magneto non sia più schiacciato dalla paura e
inizi a battere di speranza".
"Sporco menzognero!" esclama Stryker, non
riuscendo più a trattenersi.
"Va bene, Reverendo" si avvicina una guardia "Il
divertimento è finito".
Tre giorni dopo.
Durante l'ora d'aria improvvisamente Stryker si ferma e si
avvicina ad una guardia.
"Brenner, ci conosciamo oramai da anni" dice "E
diversamente da me tu puoi vedere il mondo esterno. Parlami della questione
mutante: cosa sta accadendo?".
"Reverendo, fondamentalmente i mutanti
iniziano a non essere più visti come un pericolo per la società, come dei
reietti. Sta cominciando un… sì, un processo di integrazione".
"Perché
permettono questo? Perché?".
Brenner si trattiene dal dire che non è il mondo
esterno ad essere impazzito, ma è William Stryker ad essere ora fuori dal mondo.
Tre settimane dopo.
"Guardate, un collegamento da Genosha: c'è un annuncio di
Magneto!" esclama un detenuto.
Stryker si aspetta un nuovo proclama contro
l'umanità, che confermerà le sue teorie. Rimane deluso.
"Io sono Magneto e
vi parlo dalla mia casa. Per tutta la mia vita ho assistito a massacri di massa
per motivi come la religione di appartenenza o il colore della pelle… o la
presenza nel DNA di un gene speciale,'eXtra'. La mia vita è stata modellata da
forze e avvenimenti che nessuno di voi comprenderebbe. Sono sopravissuto ad un
olocausto. Non potrei tollerarne un secondo. Né potrei tollerare alcuno che
operi per perpetrarlo. Sto perdendo interesse per le sorti dell'homo sapiens,
depredate pure l'ambiente, uccidetevi fin all'ultimo bambino, non m'importa, ma
non permetterò che manifestiate la stessa predilezione all'autodistruzione anche
all'interno dei confini di Genosha. Non posso cambiare il mondo, ma posso
assicurarmi che la mia razza non debba più soffrire per la vostra intolleranza e
scelleratezza… e lo farò. Da questo momento dichiaro Genosha, già riconosciuta
dagli Stati di Diritto internazionali nazione sovrana, esclusiva dimora e
rifugio della razza mutante. L'ultimo genoshano homo sapiens, preceduto dai
responsabili della creazione di un Paese che si è arricchito sulle schiene di
schiavi mutanti, ha lasciato poche ore fa l'isola, per sempre. Chiunque sia nato
homo sapiens superior ne è automaticamente un cittadino, con diritto di asilo al
suo interno e alla sicurezza sulla Terra. Anche voi X-Men… e il vostro vecchio
maestro, mio vecchio amico… siete i benvenuti. Non desidero portarvi rancore per
la decisione di opporvi a me in passato; non ho avuto altra scelta che
annoveravi tra i miei nemici. Oggi vi salvo, fratelli genetici, perché questo è
lo scopo della mia vita: proteggere la mia gente, l'homo sapiens superior, da
quanti ci vorrebbero distruggere. Ma sappiate questo: un attacco contro un
mutante, è un attacco contro di me. E reagirò di conseguenza".
"Ma può
farlo?" chiede un altro detenuto.
"Beh, è un capo di stato a tutti gli
effetti" risponde un compagno "E come tale può dichiarare chi è gradito e chi no
nel suo paese. E finchè non compie atti di terrorismo o inumani…".
"È solo
uno sporco trucco, una facciata" ribatte Stryker. Gli altri lo guardano con un
misto di comprensione e pena. "Vuole distogliere la nostra attenzione, farci
credere che è una persona nuova. Così abbasseremo la guardia ed allora lui ci
attaccherà e ci sterminerà".
"Oppure, come ha detto Colosso, il suo cuore
comincia a battere di speranza".
William Stryker non è un uomo forte, dunque
il pugno che sferra fa più male a lui che al suo interlocutore. Le guardie in
ogni caso impediscono una rissa portando via il predicatore.
"Per questo
andrai in isolamento, Reverendo".
Una settimana dopo.
A passi incerti, William Stryker torna nella sua cella. Ad
attenderlo c'è un ennesimo articolo di giornale lasciatogli dal bibliotecario
della prigione. C'è una dichiarazione di Warren Worthington III.
"Per
questo ho istituito il C.A.Box, ovvero il Centro di Assistenza per Portatori di
Gene X. Mettiamo a disposizione di chiunque voglia chiamarci un numero verde ed
un indirizzo e-mail per fornire informazioni, assistenza o anche solo parlare
con chi sente il bisogno di una voce amica. La sede centrale si trova qui, nello
stesso Chrysler Building, ed è situata esattamente nei sette piani superiori a
questo, mentre nel resto degli Stati Uniti in questo momento stanno aprendo
delle filiali nelle più importanti città, di cui potete vedere una mappa nel
pannello elettronico. Il sito internet è già online in questo momento per
chiunque abbia bisogno di informazioni veloci. La Worthington Enterprises, tra
le altre cose, fornirà sistemazione e lavoro ai mutanti che ce lo richiederanno,
il cui tipo di occupazione sarà stabilito in base al potere di cui sono dotati.
Là fuori ci sono dei ragazzi che pensano a sé stessi come dei mostri e degli
errori della natura, ma quello che non sanno è che potrebbero essere dei futuri
Leonardo da Vinci, o Luis Armstrong. Finora i mutanti sono stati visti dalla
società con sospetto, con la paura che potessero usare i loro poteri per
prevalere sugli altri, e per questo sono stati perseguitati con notevoli perdite
da entrambe le parti. Ma i mutanti non vogliono il male degli umani, perché sono
essi stessi umani prima di tutto. Sono uomini e donne con delle potenzialità
diverse rispetto ad altri, e come tutti possono metterle a disposizione della
società. Non combatteteci, non ha senso la guerra. Rispettateci ed accettateci,
i vantaggi che ne ricaveremo entrambi saranno smisurati".
Non è un
incubo, è la tragica realtà. L'integrazione tra gli umani ed i mutanti sta
avendo luogo. I mutanti, quei… quei mostri. In quel momento un solo pensiero si
presenta alla mente di William Stryker. "Devo uscire al più presto da qui".
Un mese fa.
A volte anche i sogni più ambiti non vengono realizzati.
Stryker, ancora rinchiuso in prigione, si arrovella su come comportarsi alla
prossima udienza per la libertà vigilata: non doveva farsi coinvolgere da quella
rissa, è stato stupido da parte sua. Ma ogni sua riflessione viene bruscamente
troncata quando delle tremende immagini iniziano ad affollarsi nella sua
mente.
Il terrore e l'immaginabile emergono dai luoghi più remoti della
coscienza. Caos strisciante, si manifesta in immagini visive, suoni e odori di
straordinaria crudeltà e dolente tortura per il corpo, stringendo l'umanità in
una morsa d'angoscia. Sei miliardi di individui in fusione emotiva e spirituale,
con la piena sensazione di racchiudere sé stessi in tutti gli altri esseri
viventi, avvertono un paura pulsante che gli altri li lascino soli. Come un'onda
crescente, l'emozione impatta le difese della coscienza. La reazione automatica
è il panico. Bambini nel cuore della notte si svegliano piangendo disperati,
cercano di aggrapparsi a madri dai volti sgomenti e spaventati, che non riescono
a rispondere ai loro bisogni emotivi, perché colpite dalle stesse emozioni di
rifiuto d'amore.
È il sentimento di solitudine provato da 120 bambini cinesi.
Strappati alla loro vita e alla dignità, trattati come merce di scambio e usati
come fonte di distruzione di loro simili adulti; è l'esperienza diretta del loro
dolore alla quale l'umanità intera sta partecipando. 120 bambini cinesi. Mutanti
latenti, strappati alla loro vita e alla dignità, molestati e torturati sia nel
corpo sia nella mente fino a distruggerne il cuore, nascosti in laboratori
eugenetici per essere trasformati in macchine viventi per la distruzione di loro
simili adulti, da uomini volutamente ingiuriosi e crudeli. L'impatto emotivo è
immenso: sensazioni di profondo tradimento, paura, vergogna e rabbia investono
il sistema nervoso di tre miliardi di persone rendendoli coscienti del disperato
desiderio di vivere delle piccole vittime.
Sei miliardi di individui
terrorizzati dall'eventualità di ricevere ulteriori abusi, per proteggersi si
stringono l'un l'altro, o si rinchiudono su loro stessi, la diffidenza necessità
di sopravvivenza. William Stryker invece urla, non per compartecipazione al
dolore di quegli sfortunati bambini, ma perché tutti quei visi innocenti gli
hanno ricordato suo figlio. Non si farà ingannare no: quelli non erano bambini,
ma degli sporchi mostri che hanno meritato di essere torturati.
E mentre
pensa questo, di fronte a lui compare un'immagine olografica. L'immagine di
Magneto, sovrano di Genosha. "Pensa ancora che la sua sia la razza superiore,
signor Stryker?". Pone solo questa domanda, poi scompare. Ed il Reverendo
continua ad urlare la sua angoscia.
Ventinove giorni fa.
"E va bene, d'accordo!" dichiara Wang Guangya, rappresentante
della Repubblica Cinese rivolgendosi a Nicola Zeitgest, comandante sul campo
della Confraternita dei mutanti di Magneto, "Il governo della Cina si dissocia e
condanna le azioni dei politici e dei militari accusati da Magneto,
dichiarandosi non a conoscenza dei fatti e soprattutto delle motivazioni che
hanno spinto quegli uomini a rapire e torturare decine di bambini cinesi.
Chiediamo formalmente che vengano estradati affinché possano essere processati e
giudicati dalle istituzioni cinesi, come è nostro diritto".
"Dunque aveva
ragione Magneto" dice un detenuto "Chi l'avrebbe mai detto?".
Stryker rimane
in silenzio, cercando di non ascoltare. Non deve commettere delle sciocchezze,
deve uscire da qui e trovare un modo sicuro per sterminare l'intera razza
mutante.
Diciannove giorni fa.
Un altro articolo di giornale. Una dichiarazione di Scarlet,
influente membro dei Vendicatori.
"Ho avuto un lungo colloquio con mio
padre e posso affermare senza ombra di dubbio che è un uomo nuovo, che si è
lasciato alle spalle gli errori del passato. Spero che gli venga data la
possibilità di dimostrare ciò che è veramente".
Anche i Vendicatori, il
baluardo della giustizia supremo, sono caduti nel trucco. Deve uscire al più
presto da qui.
Quindici giorni fa.
"Buonasera a tutti da Manoli Wetherell. Dopo gli ultimi,
incredibili eventi che hanno coinvolto la comunità mutante si sono aperte nuove
prospettive, che hanno aperto squarci su una realtà che prima non potevamo
nemmeno immaginare. Mi trovo in un quartiere nel Lower East Side di Manhattan,
il vecchio quartiere di immigrati delimitato dalla Bowery e Chinatown: qui la
popolazione è costituita al 90% da mutanti. E vivono in pacifica armonia con la
minoranza umana, a dimostrazione che una cosa del genere è possibile. Secondo
alcuni è stato un processo naturale, secondo altri è stato un progetto ben
congegnato per far capire alla gente che i mutanti non sono più la minoranza di
un tempo: così in pochi mesi questo quartiere in decadenza è divenuto un
insolito fiore all'occhiello per la città di New York. Ed è già stato
ribattezzato come Distretto M".
Deve uscire al più presto da qui.
Cinque giorni fa.
È una delle conferenze stampa più affollate che si siano mai
viste. Giornalisti provenienti da tutto il mondo, presenti per assistere alle
dichiarazioni dei due contendenti alle elezioni per la sovranità di Genosha. Un
mutante ed un umano, entrambi con molte cose in comune.
A prendere per primo
la parola è Salkovkys:"Desidero innanzitutto… ringraziare il mio avversario per
l'opportunità che mi ha concesso. Ho studiato per anni la sua vita, le sue
imprese e la sua psicologia e credo di conoscerlo molto bene: dunque sono
rimasto piacevolmente stupito dalla sua apertura, è la conferma che queste
saranno elezioni democratiche. Dove prevarrà colui che saprà esprimere le
migliori idee. Non per gli umani o i mutanti: ma per tutte le persone che
abitano su quest'isola. Persone con gli stessi diritti e gli stessi doveri di
ogni altro abitante di questo mondo. Diritti e doveri che io porterò avanti e
farò rispettare ad ogni costo. Per un politico la cosa più difficile da
guadagnare è il rispetto dei propri elettori: io sono certo che riuscirò a
farlo. Perché credo nelle mie idee e nella saggezza degli abitanti di
Genosha".
Il russo scende dal palco e poco dopo si presenta Magneto, vestito
con un impeccabile abito cerimoniale. "Lo ricordo ancora molto bene" esordisce
"Il mio primo scontro con gli X-Men. Avevo preso possesso di una base
missilistica per affermare la mia superiorità sull'Homo Sapiens. Ero certo che
nessuno sarebbe stato in grado di contrastarmi. Poi me li vedo arrivare: dei
ragazzini, trattenei a stento le risa. Ed invece dovetti ricredermi, perché quei
'ragazzini' mi diedero una severa batosta. Li affrontai più volte, nelle loro
più svariate formazioni, fino a che loro si guadagnarono il mio rispetto: ad un
certo punto diventai anche il loro leader. Sono stati accanto a me, o contro di
me, nei momenti più importanti della mia vita. Lo sono anche adesso. Devo quello
che sono oggi agli X-Men, dunque: voi tutti sapete quali ideali rappresentano.
Perseguirò quegli ideali per la razza mutante, e solo per essa, qui a Genosha.
Sono l'uomo più adatto per portarli avanti. Perché solo un mutante può
comprendere e concretizzare le esigenze dei mutanti".
Tre ore fa.
"E dunque questa commissione, ascoltate tutte le testimonianze
e raccolte tutte le prove, nega al detenuto la concessione della libertà
vigilata. Ha qualcosa da dire… Reverendo Stryker?".
L'uomo si alza in
piedi:"Siete degli sciocchi, state servendo gli scopi del maligno! Il mondo sta
precipitando in una spirale di follia e…".
"Guardie, portate via il
detenuto".
Gli agenti eseguono e, pur nella rabbia che prova ora, Stryker si
accorge che manca Brenner. Percorrono un corridoio finchè, ad un certo punto, un
agente trascina il Reverendo in un'altra stanza.
"Ehi!" esclama l'altra
guardia "Non è…".
Li segue e questo segna la sua fine quando degli affilati
artigli gli lacerano la gola, non permettendogli nemmeno un grido. L'altra
guardia chiude subito la porta e vi piazza un asciugamano sopra per impedire che
il sangue fuoriesca. Poi si reca ad un vicino armadietto e ne estrae degli abiti
puliti, che porge a Stryker.
"Forza, li indossi" esorta con voce femminile
eppur metallica. Il Reverendo appare incerto. "Andiamo, ho già visto uomini nudi
prima d'ora. E questa è la sua unica possibilità per uscire di qui".
A
Stryker basta sentire questo per abbandonare ogni indugio. E mentre lui indossa
abiti nuovi, la sua insolita salvatrice scopre il suo volto togliendosi l'ampio
cappello.
"Mi chiamo Yuriko Oyama. Mi conosce?".
"No".
"Imparerà a
farlo allora".
Stryker termina di vestirsi e Yuriko lo porta con cautela ad
una porta secondaria. C'è una macchina ad attenderli.
"Ora dovrà soffrire un
po', deve infilarsi nel bagagliaio". Coi suoi artigli crea due fori. "Se non
altro non esaurirà l'ossigeno. Arriveremo il prima possibile a
destinazione".
Stryker non ha alcuna remora ed entra nel bagagliaio, che
viene chiuso. Lo accolgono l'oscurità ed il silenzio, mentre avverte a malapena
l'auto che cammina. C'è caldo, troppo caldo, inizia a sudare copiosamente. E
senza che lui lo voglia, immagini del passato iniziano a scorrere davanti a lui.
Un'altra auto che percorre strade deserte. Sbanda, finisce
fuoristrada, si capotta. Lui e sua moglie… sono vivi, ma lei sta per partorire.
Sa come far nascere un bambino, ha passato gli ultimi otto mesi a seguire
lezioni su lezioni. Il bambino nasce… mio dio… è un mostro, un abominio. Non può
sopportare la sua vista, non può permettergli di vivere. Ha un coltello con sé,
lo usa, uccide quel mostro che non osa definire umano.
"William, cosa è
successo? Quanto sangue… dov'è il bambino?".
Lui la abbraccia, la stringe… e
le spezza il collo. Poi la mette insieme al mostro dentro l'auto. Accende un
fiammifero e…
Il bagagliaio viene riaperto e William Stryker torna alla
realtà. È notte fonda e solo la luce dei lampioni ferisce i suoi occhi. Yuriko
Oyama lo fa uscire di peso, aspetta che riacquisti l'equilibrio, poi lo porta
dentro una lussuosa villa. Ampi corridoi, eleganti arazzi, nessuno potrebbe
immaginare che qui dentro sta covando il male assoluto.
Lady Deathstrike
scosta una tenda, che si apre su una stanza scarsamente illuminata, e fa sedere
Stryker piazzandosi accanto a lui. Non bisogna attendere molto, una voce
estranea si fa immediatamente sentire.
"Benvenuto, Reverendo. Il viaggio è
stato di suo gradimento?".
"Questo incontro informale mi dice che lei non
vuole rivelarmi la sua identità".
"Lei è perspicace, Reverendo. Dopotutto il
suo curriculum militare parla da sé, ha condotto decine di valorose azioni in
nome della sua patria. Io intendo fare affidamento su queste sue qualità
piuttosto che sulla sua indubbia ed apprezzabile fede. Come lei, credo
fortemente che i mutanti siano un abominio della natura, che va eliminato dalla
faccia della Terra. E posso fornirle i mezzi".
"Non può farlo da
solo?".
"Sì, lo vorrei, ma a volte alcune contingenze ci impongono scelte
diverse, più pragmatiche. In questo caso il nostro comune obiettivo passa da un
uomo che lei conosce bene: Henry Peter Gyrich. Un uomo a cui io non posso
arrivare".
"Sì, mi ricordo di lui: era nel mio reparto quando ero
nell'esercito. Poi entrambi abbiamo intrapreso strade diverse".
"E la strada
di Gyrich lo ha portato a stretto contatto con lo sviluppo delle Sentinelle.
Conosce il loro scopo, vero? Sa che stanno pensando di smantellare quel
programma? Xavier in persona ha parlato al Presidente: lui c'è
cascato".
"Tutti si sono fatti ingannare: Xavier deve aver trafficato con le
loro menti. Come possiamo fidarci di per… di mostri come lui?".
"Sono della
sua stessa opinione. Magneto a capo di una nazione, un quartiere di New York è
abitato quasi esclusivamente da mutanti e ci sono istituti speciali che sorgono
lungo tutto il mondo… tutto questo non è naturale. Tutto questo va bloccato al
più presto: bisogna far capire chi sono i più forti, quelli più meritevoli di
continuare ad esistere e plasmare il futuro".
"Gyrich… le Sentinelle" mormora
Stryker.
"Per lo sterminio totale dei mutanti. Cosa dice?".
Lo sterminio
totale, queste parole riecheggiano più volte nella mente del Reverendo.
Ora.
"Accetto".
CONTINUA...
Note dell'Autore: Ecco dunque il primo capitolo di una
saga che traghetterà questa serie verso il nuovo ciclo di storie a firma di Mr.
T/Fabrizio Tabiani. Una saga che riprende quella che forse è la storia più
celebre degli X-Men, quel Dio Ama l'Uomo Uccide che nel 1985 fece capire
a tutto il mondo chi erano davvero gli X-Men.
Diversamente dai racconti
precedenti, non può definirsi un fill-in un po' perchè il soggetto è stato
scritto da Mr. T in persona, secondariamente perchè introdurrà un paio di
concetti che verranno esplorati in futuro. E forse le storie mutanti nel passato
MIT sono state poche, ma hanno introdotto profondi cambiamenti che questa storia
(dal significativo titolo di Flashback) ha doverosamente ricordato. Vediamo di
analizzare i vari passaggi e di rinfrescare la memoria.
Primo paragrafo: gli
X-Men hanno sventato un attacco batteriologico ad una metropolitana nel primo
numero di questa serie
Secondo paragrafo: I nostri amati mutanti hanno
collaborato nella guerra contro i marziani nella miniserie La Guerra dei Mondi e
nel quinto numero di questa serie
Terzo paragrafo: L'intervista a Colosso e
Bestia è ripresa da X-Men 6
Quinto paragrafo: Il discorso di Magneto è tratto
da X-Men 9
Sesto paragrafo: Il C.A. Box è stato inaugurato su Incredibili
X-Men 13
Settimo e ottavo paragrafo: Riferimenti a Brave New X-World, saga
dipanatasi sui nr. 13/16 di questa serie
Nono paragrafo: Scarlet ha avuto un
colloquio chiarificatore con Magneto su Vendicatori 47
Decimo paragrafo: Il
Distretto M è stato introdotto su Vendicatori 62
Undicesimo paragrafo: Si
porta avanti la trama delle elezioni di Genosha. Avversario di Magneto è il
russo Salkovkys, che ha studiato a fondo la sua vita
E per ora è tutto,
arrivederci al prossimo episodio.